Pantheon di Roma a pagamento per l'ingresso turistico
Uno dei monumenti più antichi e amati di Roma, il Pantheon, inizierà presto a pagare per l'ingresso, hanno detto i funzionari giovedì, suscitando reazioni contrastanti da parte dei turisti.
Il prezzo per l'ingresso, attualmente gratuito, deve ancora essere fissato ma non supererebbe i cinque euro, mentre sarebbero esenti i minori ei residenti a Roma.
Il cambiamento è stato "basato sul buon senso", ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, e il prezzo "modesto" per il sito culturale più visitato d'Italia.
L'edificio di 2000 anni è attualmente una chiesa consacrata e parte del ricavato della vendita dei biglietti andrà alla diocesi di Roma.
La maggior parte del denaro - il 70 per cento - andrà al ministero della cultura, che sosterrà i costi di pulizia e manutenzione.
Tra i turisti che hanno visitato il Pantheon giovedì, le reazioni alla notizia sono state contrastanti.
"Ha senso. La conservazione richiede denaro e non mi sorprende che i turisti contribuiscano", ha detto Gustavo Rojas, un cileno di 37 anni.
Alessandra Mezzasalma, una guida turistica italiana di 46 anni, tuttavia, ha detto ad AFP che è stato "vergognoso".
"Il Pantheon, ei monumenti storici in generale, sono beni collettivi e dovrebbero rimanere aperti a tutti. La cultura deve essere il più inclusiva possibile", ha affermato.
"Se avessi dovuto pagare, non saremmo entrati", ha detto la turista francese Clara Dupond, 21 anni.
Le altre principali chiese di Roma, inclusa la Basilica di San Pietro, sono visitabili gratuitamente, ma musei e monumenti come il Colosseo sono a pagamento.
Una delle reliquie meglio conservate dell'antica Roma, il Pantheon è famoso per la sua straordinaria cupola, che misura 43 metri (140 piedi) di diametro e include un'apertura circolare attraverso la quale cade la luce e occasionalmente la pioggia.
Fu costruito come tempio nel I secolo aC prima di essere radicalmente ricostruito sotto l'imperatore Adriano all'inizio del II secolo dC.
Caduto in stato di abbandono, acquistò nuova vita dopo essere stato consacrato come chiesa nel VII secolo sotto papa Bonifacio IV.
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