L'Italia vuole scuse francesi per gli "insulti" sull'immigrazione
La Francia deve scusarsi per porre fine a una disputa su quelle che Roma considera osservazioni offensive, comprese alcune sulla sua gestione dell'immigrazione, ha detto venerdì il ministro degli Esteri italiano, segnalando anche che il battibecco potrebbe essere di breve durata.
Il ministro, Antonio Tajani, ha annullato all'ultimo minuto una visita a Parigi giovedì dopo che il ministro dell'Interno francese Gerald Darmanin ha affermato che il primo ministro italiano di destra Giorgia Meloni non è stato "in grado di risolvere i problemi migratori per i quali è stata eletta".
Darmanin, il cui governo è sotto la pressione dell'estrema destra sull'immigrazione e su una riforma delle pensioni profondamente impopolare che vedrà i francesi lavorare più a lungo, ha aggiunto che la Meloni ha "mentito" agli elettori dicendo che avrebbe potuto porre fine alla crisi dei migranti.
Tajani ha definito le osservazioni "insulti" contro l'Italia e la Meloni.
"Se qualcuno offende in modo gratuito, il minimo che potrebbe fare è scusarsi", ha detto Tajani al quotidiano Il Corriere della Sera. "In questo caso ha offeso tutti gli italiani, oltre al governo e al presidente del Consiglio".
L'immigrazione è un argomento scottante tra Francia e Italia, partner dell'Unione Europea le cui visioni del mondo erano simili sotto la guida di Mario Draghi, ma si sono discostate da quando Meloni si è insediato in ottobre a capo di un governo nazionalista e conservatore.
Darmanin è vicino al presidente francese Emmanuel Macron e si è scagliato contro Roma lo scorso novembre, accusando il governo di Meloni di essere "egoista" per aver rifiutato di far attraccare in Italia una nave di salvataggio di beneficenza, costringendola invece a dirigersi verso la Francia.
Giovedì Darmanin ha paragonato Meloni alla leader francese di estrema destra Marine Le Pen, nemica politica di Macron. "L'estrema destra ha un vizio. Quello di mentire alla popolazione", ha detto Darmanin.
"Questo è tipico di Darmanin. A Macron piace avere qualcuno che può fare il poliziotto cattivo sulla destra, così può fare il poliziotto buono sulla scena europea, e perché gli permette di mostrare agli elettori di centrodestra che si può essere europeisti e duri con immigrazione", ha detto Bruno Cautres dell'università Sciences-Po.
Giovedì la Francia si è affrettata a rilasciare una dichiarazione in cui cercava di rassicurare Roma sulla sua disponibilità a lavorare a stretto contatto con l'Italia, ma ciò non è bastato a convincere Tajani a recarsi a Parigi.
Il portavoce del governo Olivier Veran ha cercato di disinnescare le tensioni, dicendo venerdì a CNews di essere sicuro che non ci fosse stato alcun desiderio da parte del Darmanin di ostracizzare l'Italia.
Tajani ha poi detto alla televisione pubblica RAI che Parigi sembrava aver capito che "è stato commesso un grave errore".
"Da parte nostra non c'è alcuna intenzione di interrompere i rapporti o avere rapporti negativi con la Francia", ha detto. "Spero che questa polemica possa presto finire".
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