L'IPC armonizzato dall'UE di febbraio dell'Italia rallenta meno del previsto al 9,9% su base annua
I prezzi al consumo armonizzati nell'UE (IPCA) italiani sono scesi a febbraio a causa del calo dei prezzi dell'energia, ma hanno comunque superato le aspettative, con un'ulteriore accelerazione dell'inflazione core, secondo i dati mostrati giovedì.
L'indice HICP si è attestato a un preliminare dello 0,2% su base mensile a febbraio, con l'inflazione annua in rallentamento al 9,9% dal 10,7% di gennaio, ha affermato l'ISTAT.
La lettura annuale è stata superiore alla previsione mediana del 9,4% in un sondaggio Reuters condotto su 13 analisti.
L'inflazione core (al netto di alimenti freschi ed energia) era al 7,1% su base annua sull'indice HICP a febbraio, in rialzo rispetto al 6,6% del mese precedente.
L'INFLAZIONE CORE DELL'ITALIA
L'Italia, che dipende fortemente dalle importazioni per il proprio fabbisogno energetico, ha visto l'inflazione aumentare più rapidamente rispetto a molti dei suoi partner della zona euro, poiché i prezzi internazionali del gas sono aumentati vertiginosamente.
Ora che i costi del gas stanno diminuendo, l'inflazione italiana dovrebbe diminuire più drasticamente che nella maggior parte della zona euro, ha affermato Loredana Federico, capo economista italiano di UniCredit.
LA DISINFLAZIONE DELL'ITALIA
I dati ISTAT confermano la decelerazione in corso, ha affermato Federico, con i prezzi dell'energia che sono scesi a un aumento del 28,2% su base annua il mese scorso dal 42,8% di gennaio.
Rileva che la sorpresa rispetto alle attese di UniCredit "ha colpito soprattutto la componente dei prezzi alimentari, con una crescita che si mantiene sostenuta a febbraio. In particolare, si è interrotta la tendenza al ribasso dei prezzi degli alimenti freschi su base annua".
L'agenzia ufficiale di statistica ISTAT ha anche riferito che il principale indice dei prezzi interni (NIC), si è attestato al 9,2% annuo a febbraio, in calo rispetto al 10,0% annuo di gennaio.
Non solo in Italia i prezzi sono scesi meno del previsto.
L'inflazione della zona euro è scesa all'8,5% a febbraio dall'8,6% del mese precedente, al di sopra delle aspettative dell'8,2% in un sondaggio di economisti Reuters, e l'inflazione sottostante, un indicatore attentamente monitorato dalla Banca centrale europea, è balzata al 5,6% dal 5,3% a gennaio.
"Gli ultimi dati sull'IPCA sono una lettura negativa per la BCE e mettono in gioco un aumento dei tassi di 75 pb per il prossimo incontro del 16 marzo", ha affermato Ken Wattret, Head of European Analysis and Insights presso S&P Global Market Intelligence.
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