La Meloni italiana trionfa nei voti regionali, rafforza la presa sul potere
Lunedì il primo ministro italiano Giorgia Meloni e i suoi alleati della coalizione si sono assicurati enfatiche vittorie elettorali nelle due regioni più ricche del paese, rafforzando la presa della destra sul potere in mezzo alla crescente apatia degli elettori.
Meno di cinque mesi dopo essere salito al potere a livello nazionale, il blocco conservatore ha ottenuto oltre il 55% dei voti in Lombardia, sede della capitale finanziaria Milano, e circa il 50% nel Lazio, che fa capo a Roma.
"Questo risultato consolida il centrodestra e rafforza il lavoro del governo", ha scritto Meloni su Twitter.
È stato il primo test elettorale per la Meloni da quando ha preso il potere lo scorso settembre e ha confermato di vivere ancora una luna di miele forte con gli elettori, aiutata da un'opposizione debole che non è riuscita a presentare un fronte unito in nessuna delle due regioni.
Tuttavia, la clamorosa vittoria è stata parzialmente offuscata dal fatto che solo il 40% dei votanti ha votato: l'affluenza più bassa mai registrata per Lazio e Lombardia, che insieme rappresentano poco più di un quarto della popolazione italiana.
"Purtroppo l'affluenza è stata molto, molto bassa. Dobbiamo cercare di ricostruire il rapporto tra cittadini e istituzioni", ha detto alla RAI Fabio Rampelli, esponente di spicco di Fratelli d'Italia della Meloni.
Mentre la destra controllava già la Lombardia, ha preso il Lazio dal centro-sinistra, il che significa che i conservatori ora gestiscono 15 delle 20 regioni italiane così come il governo centrale, dandogli un'opportunità unica di plasmare la politica interna.
Fratelli d'Italia ha confermato la sua posizione di partito più popolare del Paese, ottenendo circa il 33% di consensi nel Lazio e il 26% in Lombardia, in linea con le elezioni politiche del 2022.
Tuttavia, i timori all'interno della coalizione che il sostegno potesse sgretolarsi per i due principali partner di Meloni si sono rivelati infondati. La Lega di Matteo Salvini ha rafforzato la sua posizione nel cuore della Lombardia, mentre Forza Italia di Silvio Berlusconi ha facilmente superato i rivali centristi che avevano corteggiato i suoi sostenitori.
Il risultato non ha dato conforto al campo di centrosinistra, composto da Pd, Movimento 5 Stelle e cosiddetto Terzo Polo, lacerato dal disprezzo reciproco.
"Speriamo che questo risultato dimostri finalmente a 5 Stelle e al Terzo Polo che l'opposizione dovrebbe essere diretta contro il governo e non contro il Pd", ha detto il leader del Pd Enrico Letta.
Le leggi elettorali italiane, sia a livello nazionale che regionale, favoriscono i partiti che uniscono le forze, il che significa che gli oppositori di Meloni dovranno affrontare anni nel deserto a meno che non imparino a lavorare insieme.
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